E’ ormai un fatto consolidato che la Car Policy Aziendale sia un processo dinamico da aggiornare periodicamente nel corso dell’anno, allo scopo di tenere sotto controllo i relativi costi e, soprattutto, di minimizzare il rischio di costi difficilmente prevedibili a priori.
Trend di mercato
Nel periodo 2018-2024 abbiamo una indicazione chiara dell’orientamento del mercato in funzione delle alimentazioni: diesel e benzina stanno calando, l’ibrido è in crescita costante, l’elettrico e il Plug In sono fermi a un 4% e di fatto non sono decollati.
Vedi: Come cambia il mercato dell’auto
Criteri di scelta di una alimentazione
Diesel: resta la migliore soluzione per gli alti kilometraggi (+ 30.000 km/anno), ma è la più penalizzata dalla normativa.
Mild Hybrid benzina: sono adatti ai kilometraggi medio bassi, non risolvono il problema della riduzione della CO2 e con la nuova normativa 2025 non ottengono agevolazioni per l’ingresso nelle ZTL.
Full Hybrid benzina: sono ottimali nei percorsi misti tra città e autostrada. Kilometraggi medio bassi e nessuna agevolazione per l’ingresso in ZTL. Per percorsi prevalentemente in autostrada i consumi sono elevati.
Plug In: hanno una autonomia di circa 100 km. Lasciano al conducente la scelta di quando andare in elettrico. Pertanto godono dei benefici di costo sull’accesso in ZTL, ma in genere consumano molto. Sono pertanto poco adatte a un utilizzo prevalentemente in autostrada.
Elettrico: è ottimale per i kilometraggi medio bassi e per aziende che hanno installato un impianto fotovoltaico per i propri fabbisogni energetici interni. Per i driver cambiano i tempi e le consuetudini di viaggio (il viaggio deve essere pianificato). Se si ha fretta e si fanno le ricariche su colonnine molto potenti il costo del kWh può aumentare di un fattore 5.
Fringe benefit 2025
Serve un ultimo incrocio che riguarda la nuova normativa: nel 2024 la tassazione era regolata da soglie di CO2. Nel 2025 è determinata dal tipo di alimentazione, indipendentemente dal valore di CO2
- Le elettriche e le plug in sono fortemente premiate.
- Diesel, benzina, Mild Hybrid e Full Hybrid finiscono in un’unica categoria e nel 2025 sono più penalizzate.
- Le vetture con alte emissioni per paradosso sono meno penalizzate rispetto al 2024, ma ricevono comunque una tassazione importante.
Sono evidenti gli elementi di contraddizione e di forzatura verso soluzioni di mobilità che creano vicoli sulle necessità di mobilità aziendale.
A causa della normativa 2025, per contenere i costi ogni tipologia di alimentazione deve avere un ambito di utilizzabilità più limitato, fuori dal quale si impennano i costi di gestione.
Vedi: Fringe benefit 2025
Car Policy Dinamica e gestione della flotta
Emerge un segnale ormai chiaro: la car policy è sempre più un fatto dinamico, non separabile dalle logiche che governano le “operations” di una azienda, soprattutto quando il parco auto aziendali concorre direttamente alla generazione del fatturato.
Compito del fleet manager è monitore i costi della flotta, valutando anche rischi di una loro crescita incontrollata. Gli strumenti di metodo sono noti:
- Integrazione dei processi che riguardano la Gestione operations e la Car Policy
- Valutazione trimestrale delle percorrenze kilometriche e analisi degli extra kilometri contrattuali
- Diversificazione della flotta anche con alimentazioni plug in ed elettriche dedicate a specifici bisogni di mobilità
Il fleet manager ha anche il compito di gestire le relazioni con la filiera (dalle società di noleggio e di leasing coinvolte ai fornitori di prodotto fino alla rete di assistenza), oltre che quello di ottenere quotazioni e svolgere simulazioni di sensitività parametrica per ricercare il punto di ottimo di ogni contratto.
Amx dispone degli strumenti e delle relazioni di filiera necessarie per offrire un servizio efficiente e completo di fleet management. Interpellateci per avere una valutazione su costi di gestione del vostro parco auto.











