Come cambia il mercato dell’auto

Come cambia il mercato dell’auto

Ad oggi comprare un’auto comporta un rischio finanziario elevato…

L’andamento delle immatricolazioni analizzato in base al tipo di alimentazione ci aiuta a scegliere, anche in relazione al valore residuo dei veicoli.

Il valore residuo ci dice quanto vale l’usato in funzione del tempo.

Oggi le auto perdono di valore molto più rapidamente anche solo rispetto a 5 anni fa. I motivi sono noti: Green Deal, livello di CO2, normative delle municipalità, continui aggiornamenti tecnologici, orientamento del mercato ad accettare o meno le indicazioni della UE.

 

Prima conclusione: ad oggi comprare un’auto comporta un rischio finanziario elevato.

Comprare un’auto oggi continua a essere un cattivo investimento, soprattutto se parliamo di auto aziendali. Sì vendono complessivamente meno auto, ma la % di auto a noleggio a lungo termine continua a crescere.

I grafici che seguono illustrano l’andamento delle vendite nel tempo.

Diesel. Negli ultimi 5 anni le immatricolazioni sono passate da 40% al 15%. Ma il diesel continua a essere la migliore soluzione per gli alti kilometraggi.

Benzina. Siamo passati dal 44% al 29%, con una maggiore tenuta rispetto al diesel.

Ibrido. È passato dal 6% al 40%. La nuova normativa sui fringe benefit per auto aziendali nel 2025 non premia questa soluzione rispetto alla normativa del 2024.

Plug in. Siamo passati dallo 03% al 3,3%. Nel 2025 questa soluzione a oggi non ha incontrato l’interesse del mercato. La normativa sul fringe benefit aziendale premia questo tipo di alimentazione, adatta per kilometraggi non elevati.

Elettrico. Siamo passati dallo 05% al 4,2%. Al momento i commentatori ufficiali parlano di clamoroso flop, per ragioni dovute agli alti costi, ai tempi di ricarica, alla rete, ed alla necessità di cambiare le proprie abitudini di viaggio.

 

Seconda conclusione: Se serve un diesel, ora o mai più.

La premessa che rende questa scelta ancora ragionevole è legata agli alti kilometraggi (almeno 30.000 Km/anno). Inoltre i nuovi motori diesel hanno emissioni di CO2 molto più basse delle precedenti generazioni.

Nella ipotesi di un ordine di noleggio di 3 o 4 anni, con consegna a metà 2025, il termine del noleggio scadrebbe tra il 2028 e il 2029, data ultima per una scelta del genere (nel 2035 dovrebbe scattare il divieto di produzione di questo tipo di motori). Sei anni per un costruttore sono un tempo molto breve…

 

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